Aiuola della contemplazione

L’aiuola della contemplazione o della “meditazione” racchiude tutta la filosofia con la quale si è voluto creare il Parco eco-didattico “La fattoria di Valentino”.

Il 7 ottobre 2007, nel giorno della festa della Madonna del Rosario, ed esattamente a mezzogiorno, l’ideatrice del Parco (Ermelinda Campegiani – “nonna Linda” per i bambini) scrisse un promemoria circa la realizzazione di questa aiuola.

“Da tanto tempo penso a come collocare un’immagine sacra nella fattoria… in questi giorni si è concretizzato in me ciò che forse può rappresentare il cielo, l’uomo e la terra, quali elementi che Dio ha creato nell’armonia del nostro pianeta.

Pensando a questo angolo mi sono pressoché ispirata all’equilibrio delle forme che i giapponesi impiegano nell’Ikebana , dove appunto vengono espressi proprio i tre elementi cielo-uomo-terra. In tal modo, sento di non dover e non voler escludere né l’immagine di Maria, né quella di Gesù, né quella che potrebbe simboleggiare la SS. Trinità.

Immagino uno spazio rotondo, circoscritto da tre alzate in ferro, come si formasse un cerchio, dove mancherà, però, il quarto sostegno. I tre elementi circoscriveranno questo cerchio ed avranno la forma di una cupola che andrà a confluire nel centro, alla distanza di circa 50 cm, ove verrà posizionata una lampada possibilmente solare, mentre i tre elementi ricurvi verranno ricoperti da tre piante di falso gelsomino.

visione-di-insieme

Come è facilmente intuibile, ciò rappresenterà il globo terrestre all’interno del cielo. Tale struttura, infatti, non chiuderà né lo spazio né la visuale, così come nell’universo, guardando il cielo, lo sguardo si perde all’infinito.fontana

Nel centro dell’area si innalzerà una montagnola formata di sassi di peperino, al cui lato verrà collocata una statua della Madonna col bambino in braccio. Tutto ciò nell’Ikebana rappresenta l’uomo, infatti sia Maria, sia Gesù sono esseri umani.

Dalla roccia sgorgherà, su più punti, una piccola cascata d’acqua come una sorgente, che andrà a raccogliersi in una vasca dalla forma irregolare, in essa si metteranno a dimora delle piccole piante acquatiche, mentre nella roccia si formeranno delle tasche con la terra da cui usciranno delle piccole piante in mezzo alle pietre.

sedileDavanti la statua si formerà un semicerchio sul terreno, suddiviso in dodici spazi, nei quali si posizioneranno dodici piante che fioriranno una per ogni mese dell’anno.

Al centro di ciò vi sarà un passaggio ed ai lati, per la meditazione, due siepi di mortella contorneranno due sedili in peperino.”

Il significato ed i riferimenti biblici

Ancora dal Diario de “La fattoria di Valentino”…primo-piano

“Tutta questa visione-idea, io credo che si possa interpretare nel seguente modo:

– La SS. Trinità ha scelto Maria come sede della Sapienza di Dio nell’uomo – i tre elementi che la rappresentano, infatti, si uniscono proiettando la luce su Maria, di giorno quella solare ed al crepuscolo, fino a tutta la notte, quella della lampada ricaricatasi durante il giorno. Tutto ciò come ad esprimere l’attimo in cui Dio stesso e la creazione tutta rimangono in trepidante attesa del “Sì” che la Vergine ha voluto rispondere nella sua piena libertà.

– Per mezzo di Maria, Gesù si è potuto incarnare, donandoci l’esempio del suo amore-dono e illuminandoci sulla Volontà di Dio e sul progetto che Lui ha per noi nel nostro passaggio su questa terra.

– Il semicerchio, con i dodici spazi e le relative fioriture dei dodici mesi dell’anno, rappresenta la terra, data da Dio all’uomo, libero di sfruttarla fino ad arrivare alla sua devastazione e sconvolgimento, oppure di capirla, imparando a conoscerla al meglio, per consegnarla alle prossime generazioni conservandone l’armonia e rispettando la vita che si manifesta in ogni suo principio.

– Le fioriture e le fruttificazioni durante tutti i mesi dell’anno stanno a significare che la terra è generosa in ogni stagione.

In tal modo sono stati rappresentati l’acqua, la terra, l’aria e la luce, gli elementi essenziali della vita.”

La Bibbia ci presenta parecchi riferimenti a cui possono essere ricondotte alcune delle immagini che hanno ispirato questa aiuola.

In Ezechiele cap. 47 vers. 12, ad esempio, si descrive la terra promessa: «Lungo il fiume, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

O anche in Apocalisse cap. 22 vers. 1-2, si cita una descrizione simile: «Mi mostrò poi un fiume d’acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall’altra del fiume si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni».

Si può ricordare, inoltre, Genesi cap. 2 vers. 8-9: «Dio il Signore piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l’uomo che aveva formato. Dio il Signore fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male».
Per quanto riguarda, invece, la luce e la SS. Trinità, il simbolismo richiama le icone del cristianesimo orientale, come la Natività di A. Rublev, che invita a contemplare questo mistero di amore alla sua stessa fonte, che è la Santissima Trinità.

icona

Dalla montagna o comunque dalla parte alta dell’icona, infatti, un fascio di luce che comprende in sé la stella che guida i Magi, scende come per illuminare l’oscurità della caverna che si apre nel centro della montagna e la testa del bambino Gesù, e si suddivide in tre raggi che intendono manifestare il Dio uno e trino.

Tutta l’icona è immersa nella luce che cade dall’alto e rimbalza sui gradoni delle rocce, facendo brillare anche le più piccole foglie e rappresenta il dono dello Spirito, la sua penetrazione nella realtà umana e cosmica, che scaturisce dalla Pasqua del Signore. Così come i vari strati di roccia sembrano dire che il deserto rifiorisce e la terra è rinnovata. L’umanità tutta è custodita in Maria, umanità che si sta rinverdendo: arbusti che nascono dalla roccia «Ecco io faccio nuove tutte le cose». (Ap 21,5)