Compostiera

l Parco eco-didattico “La fattoria di Valentino” è da sempre attento alla genuinità dei prodotti che da essa provengono, è per questo che utilizza il metodo dell’Agricoltura biologica. Tale metodo di produzione non prevede l’uso di sostanze chimiche di sintesi sia per quanto riguarda la lotta ai parassiti sia per ciò che riguarda la concimazione, garantendo il massimo della salubrità e la totale assenza di residui di sostanze nocive nella frutta, verdura o altro cibo/bevanda.

compostiera-giugno-2004La compostiera è uno strumento fondamentale per la concimazione del terreno. Essa è formata da una semplice buca nel terreno, ben circoscritta, che va a contenere tutto il materiale organico di origine vegetale di scarto che si può formare all’interno di un’azienda agricola ed agrituristica, come ad esempio il taglio dell’erba del prato, la potatura di qualche cespuglio, la pulitura degli ortaggi provenienti dalla cucina, la buccia della frutta, i fondi del caffè, la segatura, la cenere, ecc.

Tale “composto”, che dà origine al nome, viene lasciato lì durante tutto l’anno e man mano ricoperto dagli altri “avanzi” vegetali che vengono a prodursi, trasformandosi in tal modo in una “millefoglie” di vari strati decomposti ai vari livelli, così che man mano che si va a fondo si trova materiale divenuto via via più nero. Nel cumulo si succedono tre fasi principali:

1) inizio della decomposizione e graduale aumento della temperatura fino al raggiungimento, dopo alcuni giorni, di 50-60 °C;

2) trasformazione delle sostanze decomposte e abbassamento della temperatura;

3) maturazione e assestamento del cumulo.

Ma come si arriva dal composto al concime? Una volta messo lì a macerare, nel cumulo i numerosissimi microrganismi presenti trovano abbondante materiale per la propria nutrizione ed iniziano repentinamente l’opera di smantellamento delle molecole organiche, è da questa attività che si genera il calore, ma solo, però, in presenza di ossigeno ed umidità, fattori essenziali nella realizzazione del compost.

Dopo questo primo assalto dei microrganismi l’anidride carbonica e l’azoto vanno ad esaurirsi e la temperatura scende al di sotto i 40°C. È qui che iniziano l’attività nuovi batteri, funghi e muffe, mentre nell’ultima fase il composto è colonizzato da lombrichi e altri piccoli animali che hanno il compito meccanico di impastare le parti organiche e i minerali, favorendo il passaggio dall’humus solubile all’humus stabile. Il prodotto che ne deriva è asciutto, di struttura friabile e odora di terra di bosco.

A questo punto il composto è pronto per essere distribuito sul terreno e svolgere la sua funzione di concime biologico naturale. Tale composto, inoltre, si mantiene inalterato per diversi mesi senza perdere le sue ottimali proprietà.